Un plastico PaP (Punto a Punto: che significa, in parole povere, niente ovale), in Scala N (1:160), d'ispirazione "free lance". L'intenzione è quella di riprodurre una linea locale a binario unico che percorre una valle di fantasia situata in un comprensorio collinare e che collega tra loro vari centri e le piccole e medie industrie che sorgono nelle loro vicinanze. Il tutto è gestito dalla SAFEP (vedi logo qui sopra), una società ferroviaria inventata. Oltre che ai collegamenti passeggeri ampio spazio sarà quindi dedicato all'esercizio merci, con l'arrivo delle materie prime alle industrie della zona e la spedizione, rigorosamente su ferro, dei semilavorati e dei prodotti finiti verso gli scali di smistamento e i mercati di destinazione. Un progetto molto impegnativo per me che sono alle prime armi, che cercherò di illustrare passo per passo su questo blog, come già fanno con successo numerosi amici eNNisti i cui siti (e blog, soprattutto) sono elencati nella colonna in basso a destra

venerdì 18 luglio 2008

MODULO FREMO-Subterrain (2a parte)

Eccoci alla seconda ( e non ultima) parte del fotoracconto dedicato all'allestimento del subterrain nel modulo curva FREMO (leggi la prima).

Il "fondo" del terreno

Il materiale che ho scelto di utilizzare è il polistirolo ad alta densità usato per gli isolamenti in edilizia: leggero, piuttosto agevole da sagomare con taglierini ben affilati, facilmente incollabile con colla vinilica.

Per prima cosa ho poggiato il modulo sul foglio di polistirolo (spessore 20 mm) tracciando con una biro gli ingombri dei vari "appezzamenti" di terreno da sagomare

Quindi con un taglierino ben affilato ho proceduto a tagliare i pezzi

In alcuni casi è stato necessario procedere a sagomature particolari (nella foto in alto, quella per ospitare gli alloggiamenti delle gambe)

Nelle immagini qui sopra un campionario dei vari tipi di supporti preparati per appoggiare saldamente i piani alla struttura del modulo

Il primo pezzo appena incollato

Un particolare (visto da sotto) dell'alloggiamento per le gambe incassato nel piano superiore di polistirolo

Historia magistra vitae

Una veduta dall'alto dell'opera ancora incompleta

In un caso è stato necessario un supporto di sostegno centrale realizzato con lo stesso materiale e fissato con colla vinilica e stuzzicadenti...

... che poi sono stati adeguatamente "spuntati"

Il terrapieno della ferrovia

La disposizione "in curva" del binario del modulo ha richiesto la realizzazione di due dime "ad hoc". Per prima cosa ho disegnato le dime utilizzando il software per progettare plastici Wintrack e ho stampato il disegno.

Quindi l'ho ricalcato con il solito sistema su un foglio di compensato spesso 5 mm

Tagliando poi i pezzi con il seghetto alternativo

Per prima cosa le dime servono a disegnare e tagliare i pezzi di polistirolo che andranno a formare il terrapieno ferroviario, che avranno così il giusto raggio di curvatura (sia all'interno sia all'esterno della sede del binario

Il secondo utilizzo delle dime è quello della sagomatura del piano obliquo del terrapieno. Ho quindi completato le due curve di legno con un dorso in cartoncino dell'altezza del terrapieno medesimo, alcuni chiodini per tener fermo il pezzo durante la sagomatura e un piccolo "manico" per affrancare la dima alla morsa durante la fase di sagomatura con l'archetto tagliapolistirolo

Nelle due immagini qui sopra, le fasi della sagomatura del piano inclinato

Una volta terminate, le "porzioni" di terrapieno vengono incollate sul piano di polistirolo con colla vinilica e provvisoriamente affrancate con alcuni stuzzicadenti

La "stuccatura"

Il lavoro presenta naturalmente qualche imperfezione e alcuni avvallamenti di troppo. Vi è poi la necessità di raccordare meglio i due terrapieni, quello stradale e quello ferroviario. Ho pensato quindi di procedere a una sommaria stuccatura utilizzando lo stucco piuma Extraplas consigliatomi da Mario Vason e acquistato da Leroy Merlin. Ma visto il costo non proprio basso del materiale e il fatto che alla fine tutto il subterrain verrà ricoperto con un paio di strati di carta da pacchi leggera, ho optato per uno stucco "fatto in casa", riservando l'Extraplas per lavorazioni "a vista". Per realizzare lo "stucco" ho utilizzato questi semplici ingredienti:

Segatura (1 parte) e colla vinilica (1 parte e mezzo), miscelate in un piccolo contenitore di plastica con l'ausilio di una spatola per belle arti

Una fase delle stesura...

... e alcune immagini del lavoro finito. Nella terza foto, quella qui sopra, si nota la parte "ovest" del modulo non ancora completata: è la parte più delicata del lavoro, quella del terreno che costeggia il canale, e sarà oggetto di una prossima trattazione

Per oggi mi fermo qui. A presto con i nuovi fotoracconti passo per passo relativi alle successive fasi della costruzione del subterrain.

martedì 8 luglio 2008

MODULO FREMO-Subterrain (1a parte)

Ora che il modulo cammina sulle proprie gambe posso passare alla realizzazione del paesaggio. Prima di pensare all'"arredo" vero e proprio, tuttavia, è necessario creare la base dove poggiare gli elementi paesaggistici. Questa base, mutuando un termine anglosassone, la chiamerò subterrain.

La parola descrive bene la funzione: "sotto il terreno", ovvero tutte quelle strutture che servono per fornire appoggio a ciò che poi sarà visibile, cioè il paesaggio e i suoi vari elementi.

Anche questo è un lavoro che affronto per la prima volta (valgono quindi le avvertenze che trovate all'inizio del post precedente) e che intendo documentare passo per passo. Il fotoracconto sarà diviso in più "capitoli".

La struttura in legno

Innanzitutto occorre definire quale sarà la struttura di massima del paesaggio da realizzare: dato che l'ambientazione prevista per i moduli FREMO N è quella di una ferrovia concessa che attraversa una zona di pianura (Padana) e collinare, vanno subito escluse ambientazioni fantasiose e... "di montagna". Ho impostato l'ipotesi di lavoro su un paesaggio semplice, che prevede una strada di campagna che attraversa a raso la ferrovia ed è fiancheggiata da un canale irriguo.

Prima di passare alla realizzazione ho dovuto impostare uno schema di massima utilizzando un vecchio programma di grafica sempre utile al bisogno e partendo da una foto in scala 1:1 del modulo visto dall'alto.

La carrareccia attraversa il modulo e la ferrovia compiendo una leggera curva

Dopo aver stampato il progetto su quattro fogli A3 uniti poi a formare un'unica immagine, ho ricalcato con un pennarello indelebile a punta grossa (Tratto Marker) le linee guida della struttura di sostegno della strada e del canale su un foglio di compensato da 5 mm

Quindi con il seghetto alternativo ho tagliato i pezzi

Utilizzando questo accessorio della Dremel...

...ho fresato nella struttura del modulo l'alloggiamento del canale irriguo, che correrà al di sotto del piano stradale e della ferrovia: Quindi, dopo aver applicato con colla (Pattex Legno Express) e viti (2,5x20 mm) alcuni listelli di sostegno, ho provveduto a fissare sul modulo la base del canale (un paio di cm al di sotto del piano superiore del modulo) e, a filo del piano superiore del modulo, la base su cui poggeranno la struttura della strada e il suo terrapieno. Ecco la sequenza delle immagini:

Ed ecco, di seguito, due vedute del lavoro ultimato:

dall'alto...


...e "a raso"


Il terrapieno stradale

Anche la strada bianca corre in rilevato rispetto al piano di campagna. Si è quindi resa necessaria la costruzione di un terrapieno, che poggerà sulla base appena realizzata.

Dopo aver preparato delle dime in cartonplume (in grigio) ho sagomato con il seghetto da traforo nel solito compensato da 5 mm i listelli di sostegno della strada e del terrapieno (l'incavo superiore è l'alloggio della sede stradale, mentre l'ampiezza della base coincide con la larghezza della base del terrapieno montata in precedenza)

Una levigatina con il Dremel si è resa necessaria per sgrossare le imperfezioni del taglio

Alcune immagini della sede stradale montata sui listelli di sostegno e sulla base del terrapieno

Per la realizzazione del terrapieno ho proceduto nel seguente modo: ho realizzato le dime in carta

Ho riportato le sagome su un foglio di polistirolo ad alta densità (quello usato per gli isolamenti in edilizia) da 20 mm di spessore acquistato presso Leroy Merlin

Quindi ho tagliato il polistirolo per mezzo dell'Hot Wire Foam Cutterdella Woodland Scenics...

...sagomandolo direttamente in sede con l'ausilio del medesimo utensile

Una veduta del lato "ovest" del terrapieno stradale completato

Per oggi mi fermo qui. A presto con i nuovi fotoracconti passo per passo relativi alle successive fasi della costruzione del subterrain.